L’insenatura di Acquaviva è una specie di piccolo fiordo che, come il Canale del Ciolo, il Canale del Rio di Tricase e quello della Guardiola, si insinua entro la linea di costa.
Il luogo è estremamente suggestivo e selvaggio, i fianchi rocciosi sono frastagliati ed erosi, alberi e macchia mediterranea scendono fino quasi all’acqua e contribuiscono a regalare un paesaggio inusuale per il Salento.
Innumerevoli sorgenti di acqua dolce si riversano in mare e si mescolano all’acqua salata e incredibilmente cristallina, mantenendola fresca anche in piena estate.
Si racconta che un giorno comparve nell’ insenatura dell’Acquaviva, una “nave” senza equipaggio, sul ponte della quale si trovavano due bellissime statue di legno che raffiguravano i Santi Filippo e Giacomo.
I tentativi di recuperare le statue furono tutti vani, non riuscirono a salire sulla nave né i fedeli provenienti da Marittima e avvertiti da alcuni pescatori della zona, né la delegazione di Castro che aveva inviato alcune imbarcazioni, e nemmeno quella di Andrano.
Fu solo quando arrivarono in massa i cittadini di Diso che le statue dei due santi si fecero recuperare e furono così solennemente trasportate con grande folla al seguito fino alla Chiesa parrocchiale di Diso. Pare che una sosta sia stata fatta dove ora c’è una piccola cappella in onore dei due santi Apostoli (chiamata anche Madonna di Costantinopoli).
E’ da allora che i due santi Apostoli Filippo e Giacomo sono i patroni della cittadina.
vai al sito www.lameta.net
vai al sito www.metasalento.com