Una gita che consiglio proprio di fare è al Parco dei Fossili e Museo Malacologico di Cutrofiano. Siamo sulla strada statale tra Cotrofiano ed Aradeo, all’incrocio per Sogliano Cavour, in contrada Lustrelle, in una ex cava di argilla chiamata appunto Cava Lustrelle.
Un giacimento a cielo aperto dove si è estratto materiale fino alla fine degli anni 70, un terreno di 12 ettari dove l’attività di scavo ha portato alla luce la successione dei vari strati geologici ricchissimi di fossili (quasi si potrebbe dire formati da fossili), di sicura origine marina.
Durante gli anni 80 la cava divenne una discarica abusiva di rifiuti ma per fortuna in seguito venne bonificata, vennero piantumate una gran varietà di essenze lungo i bordi (8000 alberi), ripuliti e mantenuti esposti gli strati fossiliferi e organizzati dei percorsi per facilitare la visita, uno dei pochissimi esempi di recupero ambientale di una cava per fini scientifico-didattici realizzati in Europa.
All’interno dell’area del parco, in una antica costruzione del 1600, è stato allestito un piccolo Museo Malacologico: una serie di vetrine che mostrano fossili di molluschi e cartelloni esplicativi, ma la parte più bella della visita è la passeggiata all’interno della cava, prima di tutto la varietà vegetale è incredibile, un luogo verde ricco di acqua e quindi rigoglioso, pieno di alberi, canneti e arbusti. Si scende verso il fondo della cava che sembra un enorme cratere con le pareti verdissime ed è un vero viaggio a ritroso nel tempo attraverso le ere, lungo il percorso una serie di cartelli descrivono il periodo geologico che corrisponde a quel livello e in più punti si vedono le pareti del cratere tagliate, e con i diversi strati di fossili intrappolati nell’argilla e ben visibili.
STRATIGRAFIA
humus e terreno : è il piano della campagna, quello che calpestiamo, spesso mediamente un metro e mezzo, non di origine marina, si forma cioè come conseguenza di fenomeni fisico-chimici-biologici come: erosione, trasporto,decomposizione animale e vegetale.
Depositi marini terrazzati : sotto il piano di campagna, spessore medio 2-3-metri, dati da sabbie grossolane con inclusioni di carbonati. In questa zona sono rari i fossili corrispondenti a questo strato, ma da studi fatti in altre aree si sa che sono sedimenti tipici di acque basse e calde.
Argille gialle : lo strato successivo, spessore massimo 5 metri, fango più o meno sabbioso con inclusioni di argilla e frammenti rocciosi di origine biologica (alghe calcaree). Originano da un mare poco profondo (circa 40 mt) e piuttosto freddo. Meno di un milione di anni fa.
Argille azzurre : spessore di circa 10 mt, fango grigio.azzurro, ricchissime di fossili, una quantità che stupisce, alcuni ancora con i colori. Formate in un mare più profondo 70/150 mt, meno salato di ora e molto più freddo essendo databile all’epoca della prima glaciazione, 1 milione di anni fa.
Calcareniti di gravina : dette Tufi, strato di più di un milione di anni, spessore circa 15 mt, costituito da carbonati, fossili abbondanti ma non conservati benissimo, tante le alghe e i molluschi bivalvi. Si deposero in un mare non molto profondo. Il fondo della cava corrisponde allo strato più superficiale delle calcareniti, l’attività estrattiva si è infatti fermata quando si sono esauriti gli strati argillosi.
Calcarenite marnosa : detta pietra leccese, andiamo ancora più giu, siamo al Miocene 20/12 milioni di anni fa, strato spesso 60 mt, ricco di resti di invertebrati, con qualche resto di vertebrati marini: rettili, pesci sia ossei che cartilaginei, squali, delfini, balene e altri grandi mammiferi, formata in un mare molto profondo (250 mt) e di tipo subtropicale.
Basamento calcareo : detta Pietra di Soleto o Pietra Viva: la parte più profonda dei sedimenti della cava, formati tra il Giurassico e il Cretaceo (195- 65 milioni di anni fa), spessore fino a 4500 mt., originano da un mare che deve aver attraversato grandi cambiamenti ambientali e geologici.
La cosa più stupefacente dei fossili della cava Lustrelle è la loro eccezionale quantità, ogni pioggia dilava un poco le pareti della cava e ne scopre di nuovi, spesso sono migliaia di fossili per metro quadro, in alcuni punti gli strati sono fatti esclusivamente da minuscoli micro molluschi.
Le informazioni che gli studiosi ne ottengono sono di vario tipo: l’ecologia delle diverse ere, le interazioni tra le specie, dati ambientali riguardo la profondità e la composizione delle acque, indicazioni sul clima e tanto altro ancora.
Un giacimento a cielo aperto dove si è estratto materiale fino alla fine degli anni 70, un terreno di 12 ettari dove l’attività di scavo ha portato alla luce la successione dei vari strati geologici ricchissimi di fossili (quasi si potrebbe dire formati da fossili), di sicura origine marina.
Durante gli anni 80 la cava divenne una discarica abusiva di rifiuti ma per fortuna in seguito venne bonificata, vennero piantumate una gran varietà di essenze lungo i bordi (8000 alberi), ripuliti e mantenuti esposti gli strati fossiliferi e organizzati dei percorsi per facilitare la visita, uno dei pochissimi esempi di recupero ambientale di una cava per fini scientifico-didattici realizzati in Europa.
All’interno dell’area del parco, in una antica costruzione del 1600, è stato allestito un piccolo Museo Malacologico: una serie di vetrine che mostrano fossili di molluschi e cartelloni esplicativi, ma la parte più bella della visita è la passeggiata all’interno della cava, prima di tutto la varietà vegetale è incredibile, un luogo verde ricco di acqua e quindi rigoglioso, pieno di alberi, canneti e arbusti. Si scende verso il fondo della cava che sembra un enorme cratere con le pareti verdissime ed è un vero viaggio a ritroso nel tempo attraverso le ere, lungo il percorso una serie di cartelli descrivono il periodo geologico che corrisponde a quel livello e in più punti si vedono le pareti del cratere tagliate, e con i diversi strati di fossili intrappolati nell’argilla e ben visibili.
STRATIGRAFIA
humus e terreno : è il piano della campagna, quello che calpestiamo, spesso mediamente un metro e mezzo, non di origine marina, si forma cioè come conseguenza di fenomeni fisico-chimici-biologici come: erosione, trasporto,decomposizione animale e vegetale.
Depositi marini terrazzati : sotto il piano di campagna, spessore medio 2-3-metri, dati da sabbie grossolane con inclusioni di carbonati. In questa zona sono rari i fossili corrispondenti a questo strato, ma da studi fatti in altre aree si sa che sono sedimenti tipici di acque basse e calde.
Argille gialle : lo strato successivo, spessore massimo 5 metri, fango più o meno sabbioso con inclusioni di argilla e frammenti rocciosi di origine biologica (alghe calcaree). Originano da un mare poco profondo (circa 40 mt) e piuttosto freddo. Meno di un milione di anni fa.
Argille azzurre : spessore di circa 10 mt, fango grigio.azzurro, ricchissime di fossili, una quantità che stupisce, alcuni ancora con i colori. Formate in un mare più profondo 70/150 mt, meno salato di ora e molto più freddo essendo databile all’epoca della prima glaciazione, 1 milione di anni fa.
Calcareniti di gravina : dette Tufi, strato di più di un milione di anni, spessore circa 15 mt, costituito da carbonati, fossili abbondanti ma non conservati benissimo, tante le alghe e i molluschi bivalvi. Si deposero in un mare non molto profondo. Il fondo della cava corrisponde allo strato più superficiale delle calcareniti, l’attività estrattiva si è infatti fermata quando si sono esauriti gli strati argillosi.
Calcarenite marnosa : detta pietra leccese, andiamo ancora più giu, siamo al Miocene 20/12 milioni di anni fa, strato spesso 60 mt, ricco di resti di invertebrati, con qualche resto di vertebrati marini: rettili, pesci sia ossei che cartilaginei, squali, delfini, balene e altri grandi mammiferi, formata in un mare molto profondo (250 mt) e di tipo subtropicale.
Basamento calcareo : detta Pietra di Soleto o Pietra Viva: la parte più profonda dei sedimenti della cava, formati tra il Giurassico e il Cretaceo (195- 65 milioni di anni fa), spessore fino a 4500 mt., originano da un mare che deve aver attraversato grandi cambiamenti ambientali e geologici.
La cosa più stupefacente dei fossili della cava Lustrelle è la loro eccezionale quantità, ogni pioggia dilava un poco le pareti della cava e ne scopre di nuovi, spesso sono migliaia di fossili per metro quadro, in alcuni punti gli strati sono fatti esclusivamente da minuscoli micro molluschi.
Le informazioni che gli studiosi ne ottengono sono di vario tipo: l’ecologia delle diverse ere, le interazioni tra le specie, dati ambientali riguardo la profondità e la composizione delle acque, indicazioni sul clima e tanto altro ancora.