Centri storici del Salento: CASTRIGNANO DEL CAPO

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Si ritiene che nel X secolo i Saraceni distruggessero l’importante città di Vereto e una parte dei suoi abitanti si rifugiasse presso una vicina fortezza stabilendovisi, nacque così Castrignano del Capo  (dal latino “Castrum” fortezza, l’aggiunta “del Capo” serve a distinguerlo da Castrignano dei Greci).
Borgo terra  è il cuore dell’antico centro di Castrignano del Capo, il primo nucleo abitativo rurale del paese nato all’epoca della nobile famiglia dei Fersini, un piccolo dedalo di stretti vicoli su cui si aprono le tradizionali case a corte, con numerosi ipogei (granai e frantoi).
La Chiesa Madre è dedicata a San Michele Arcangelo, venne costruita tra il  1743 e il 1751, sulle rovine di una precedente chiesa distrutta da un potente terremoto, utilizzando il “carparo”, un duro calcare sabbioso,  molto resistente alle intemperie.
Il portone principale è riccamente lavorato con bassorilievi,  stemmi che ricordano la vecchia chiesa, e una statua in pietra di San Michele, all’interno sei altari laterali e numerosi dipinti su tela.
Alla statua in legno di S. Michele Arcangelo, del 1707 eseguita da Nicola Fumo, allora noto scultore napoletano, vengono attribuiti poteri soprannaturali: racconta la leggenda che nel 1867 una spaventosa epidemia di colera venne debellata grazie all’intervento della statua.
Notevole è anche l’organo, costruito da Sebastiano Kircher nella metà del 1700, formato da una cassa a tre campane, 25 canne e due mantici posteriori.
Numerose e importanti sono le frazioni del Comune di Castrignano del Capo:
Santa Maria di Leuca
Salignano, separata solo da un breve viale alberato, dove c’è una particolare Torre di difesadel 1550, circolare, con dieci piombatoi e cinque cannoniere.
Giuliano, un vero “gioiello” di storia, con il suo castello del ‘500, un antico menhir, la Chiesa di San Giovanni Crisostomo, ma soprattutto i vicoli con i bei palazzi medievali e un fascino unico.
Alla periferia del paese la Chiesa di San Pietro, costruita con i massi provenienti dall’antica città messapica di Vereto, officiata dai monaci Basiliani o Benedettini. edificata per ricordare il passaggio di San Pietro in queste terre.

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