TRICASE

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All’estremità della penisola Salentina a 45 Km da Lecce,  16 da Santa Maria di Leuca, 24 da Otranto.
Un importante centro nel cuore del basso Salento, un prezioso centro storico a 4 Km dal mare.
Chi soggiorna in Salento inevitabilmente passerà di qui, ci sono negozi, ristoranti, enoteche, servizi, mercatini, eventi culturali non solo in estate, uno dei mercati settimanali più grandi della zona,un centro storico delizioso che merita una visita e a Natale un presepe vivente ormai famoso in tutta Europa.
Il Salento è una zona ricca di testimonianze di insediamenti umani sin dalle epoche preistoriche, nell’area di Tricase sicuramente sono andati sviluppandosi una serie di casali e piccoli nuclei abitati  e si ritiene che tra il X e l’ XI secolo, dall’unione di alcuni di essi, sia nato il centro originario che è poi diventato il paese attuale.
Sicuramente l’incremento demografico e il bisogno di unire le forze contro le invasioni e i saccheggi, hanno favorito questo processo.
Le prime note storiche documentate si hanno a partire dalla fine del 1200, una serie di importanti famiglie di feudatari sfruttavano e governavano la zona ma quella che fu più incisiva sul territorio fu la famiglia dei Gallone, Baroni di Tricase.
Mura e fortificazioni sono documentate dal XV secolo in poi.
Il centro storico Tricasino è ricco, ma sono notevoli anche le frazioni come Caprarica e Tutino con i loro bellissimi castelli, o Lucugnano dove nacque Girolamo Comi, anche qui un castello e alcuni palazzi padronali notevoli, o Depressa col suo piccolo delizioso centro storico e il Palazzo dei Winspeare.
E poi l’abazia del Mito, la Chiesa dei Diavoli e il porto nella piccola ma frequentata località di mare a 4 Km dal centro, un tempo con molte barche di pescatori, ora con più barche da diporto.
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Sono da vedere:
Piazza Pisanelli nel centro storico è un piccolo gioiello; con la Chiesa di San Domenico e la Chiesa della Natività della Beata Maria Vergine che si fronteggiano, Palazzo Gallone (il castello), la torre Piccola, la torre Grande e il Palazzo dei Secondogeniti. E’ il cuore della vita cittadina sia di giorno che di sera, il salotto dove ci si ritrova e dove vengono organizzate diverse manifestazioni culturali.
Piazza Cappuccini: una grande piazza moderna su cui si affaccia il complesso monumentale dei Padri Cappuccini, con la Chiesa di Sant’Antonio. Il convento e il vecchio cimitero  furono originariamente costruiti fuori dall’abitato, , ma ora si ritrovano nel centro della città, il convento venne completato nel 1588 e sembra una costruzione fortificata.
All’interno della Chiesa i recenti restauri hanno riportato alla luce gli affreschi della volta del presbiterio, e ridato bellezza al bell’altare ligneo intarsiato del cinquecento, con alcune pregevoli tele.
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Piazza dell’Abate, alle spalle della chiesa di San Domenico, dove un tempo si teneva il mercato della verdura.
Piazza del Popolo: detta  ”u trave” (dal francese travailler – lavoratore) perché qui gli uomini di fatica si riunivano la sera in attesa di essere ingaggiati dai proprietari terrieri per il giorno dopo.
Palazzo Gallone in piazza Pisanelli: la residenza signorile passò di famiglia in famiglia e venne modificata nel corso del tempo, ampliata includendo le fortificazioni preesistenti e diventando un castello vero e proprio con torri di protezione, fino a che Stefano Gallone, nominato Principe di Tricase nel 1651, adeguò la residenza al nuovo prestigio utilizzando i massi della cinta muraria esistente e realizzando il fronte del nuovo palazzo: l’aspetto austero venne ingentilito dalle decorazioni del portale, da una  loggia e dalla balaustra che unisce il palazzo alla torre. E’ composto da un’ala “baronale” che risale alla fine del XVII secolo; un’ala principesca costruita fra il 1657 e il 1661; la Turris Magna primi anni del ‘ 400; la Torre piccola del 1532 e la porta grande o Porta Teraa che collega il Castello alla chiesa matrice e utilizzata dai castellani per accedere direttamente in chiesa. Si dice che Stefano Gallone fece costruire tante stanze quanti sono i giorni dell’anno e la più imponente è sicuramente la cosiddetta “Sala del trono” (280 metri quadrati).
La Turris Magna o Torre Orsiniana fatta costruire da Raimondello del balzo Orsini, era la più grande di una serie di tredici torri che difendevano il territorio di Tricase. Al suo interno sulle pareti delle prigioni sono stati scoperti dei graffiti datati intorno al XVI secolo che rappresentano alcune navi e si pensa siano opera di qualche saraceno fatto prigioniero durante le scorrerie dei Turchi nel periodo del sacco di Otranto.
La Chiesa di San Michele Arcangelo: anno di costruzione 1624, è ritenuta una delle “sette perle” dell’architettura leccese. All’interno della Chiesa  un antichissimo organo ed alcune tele di valore
Ma a Tricase quello che non si può proprio perdere è un passegiata per i vicoli con lo sguardo attento ai particolari, perchè gli androni delle case antiche, i poggioli di alcune case, la prospettiva di alcune strette vie medievali o anche solo una sosta a un tavolino di un bar, sono piccoli piaceri di cui non si ha mai abbastanza

by La Meta: case Vacanze e b&b nel Parco del Salento