MERAVIGLIE DEL SALENTO: la Chiesa di Santa Caterina di Alessandria a Galatina

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    per soggiornare in Salento

E’ probabilmente il gioiello più prezioso del ricco Salento, una Basilica in stile Romanico, edificata nel corso del XIV secolo, completamente ricoperta di affreschi in diversi strati sovrapposti.
Gli affreschi fatti nel corso del 1400 sono “giotteschi” e al visitatore salta subito agli occhi l’assonanza con la Cappella degli Scrovegni a Padova.
Una meraviglia che da sola merita una visita in Salento, riportata in vita da pochi anni grazie a un lungo e attento lavoro di restauro.

La navata centrale è suddivisa in quattro campate, separate da archi e si ritiene che gli affreschi siano stati eseguiti nell’arco di tempo che va dal 1416 al 1443.
Entrando dall’ingresso principale ci si trova sotto la volta della prima campata il cui tema è l’Apocalisse, il ciclo più Santa-Caterina-064vasto di tutta la chiesa: l’ultimo libro della Bibbia è raccontato in modo vivo, diavoli, mostri, draghi e angeli, attirano l’osservatore e lo catturano.
Si attraversa l’arco dei Francescani e si è sotto la seconda campata, tema la Genesi, il primo libro della Bibbia e quindi la creazione del mondo e di tutti gli esseri viventi.
Si prosegue sotto la terza campata, qui sulle pareti laterali la vita di Gesù è raccontata secondo il Vangelo di Luca, mi colpisce in modo particolare la descrizione della strage degli innocenti, dove l’orrore domina senza alcun segno di pietà, solo un vecchio si copre gli occhi per non vedere. Sulla volta la rappresentazione dei Cori Angelici illumina con il suo colore questa parte della chiesa, è luce pura.
Sotto questa volta si trovava un pregevole coro di legno finemente intagliato che ora è in fase di restauro.
Quarta e ultima campata con la storia di Santa Caterina, siamo nel presbiterio con al centro l’altare maggiore e il sarcofago di Raimondello Orsini del Balzo.
In fondo l’Abside in stile Gotico aggiunto nel 1460 per contenere il monumento funerario di Giovanni Antonio Orsini del Balzo, figlio di Raimondello, è una struttuta a pianta ottagonale con cinque enormi finestre che illuminano l’intera chiesa.
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Ai due lati della navata centrale corrono due corridoi, pensati probabilmente per conferire stabilità all’edificio, sulle cui pareti sono rappresentati Santi e immagini sacre.
Infine le due navate laterali: quella di destra con l’altare di San Francesco d’Assisi e il cenotafio di Maria d’Enghen, sulla volta la storia di Maria secondo il racconto dei Vangeli apocrifi.
Quella di sinistra contiene un presepe del 500 in pietra policroma, sulle pareti sono evidenti alcuni affreschi affiorati e i diversi strati pittorici eseguiti nel corso del tempo, immagini di santi e una volta decorata con un ricamo geometrico monocolore mostrando un deciso gusto barocco cinquecentesco.
Da notare in sacrestia la decorazione geometrica che orna il soffitto a botte, quasi un tappeto.

by La Meta: Vacanze nel Parco del Salento
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